Evariste Galois non ha ancora ventun'anni, ma sente che non supererà l'indomani.
Prende carta e penna e, tra le lettere, ne lascia una all'amico Auguste Chevalier a dir poco sconcertante.
Chi è il ragazzo quasi ventunenne che morirà il giorno dopo in un duello? E come mai nonostante muoia giovanissimo è ancora noto a quasi duecento anni dalla sua prematura scomparsa?
I miei due o tre lettori lo scopriranno cliccando QUI
Buona lettura!
1 commento:
Denis Guedj, ne Il teorema del pappagallo, dice a proposito di E. Galois:
"sui suoi quaderni di scuola si potevano leggere giudizi come: "sempre intento a fare quello che non si può fare" , "peggiora di giorno in giorno", "un po' bizzarro nei modi".... un altro prof ...:"gli attribuisco un'intelligenza scarsa, o almeno così ben nascosta che mi è stato impossibile scoprirla"
E l'autore aggiunge: "come se mostrare la propria intelligenza a qualcuno non voglia dire fargli un regalo!" eccc...
Carino no?
Ps: se vuoi puoi controllare "l'aggiornamento" sul mio blog!:-)
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